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Il nuoto sta annegando. Saper nuotare ti salva la vita. Il coordinamento gestori per la sussistenza del settore

Con i suoi 7.914 km di coste, l’Italia è il secondo paese europeo per estensione costiera dopo la Grecia, nonché il quattordicesimo in tutto il mondo.

In quest’ottica il nuoto non può essere considerato soltanto uno sport.

È prima di tutto un modo per «salvarsi» quando si entra in acqua, una pratica che dovrebbe essere garantita e accessibile per il maggior numero di cittadini. Una pratica che tutti dovrebbero conoscere.

Saper nuotare ti salva la vita.

A partire dal 2014, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) diffonde periodicamente il Rapporto mondiale sugli annegamenti, definiti «una delle principali cause di morte al mondo».

I dati diffusi nell’estate del 2020 affermano che nel mondo si registrano oltre 320mila annegamenti l’anno e più di metà delle vittime ha meno di 25 anni. E dopo la meningite e l’hiv, l’annegamento è la terza causa di morte sotto i 15 anni.

La pandemia ha drasticamente peggiorato la situazione.

Il settore è in profonda crisi.

Molte società di gestione di piscine, vale a dire i principali promotori e organizzatori di corsi di nuoto per bambini, ragazzi e adulti, hanno dovuto chiudere i battenti perché strangolate dai costi e afflitte dalla mancanza di ricavi.

Il tutto a scapito dei cittadini, con ripercussioni evidenti sulla salute e sulla sopravvivenza.

Eppure tutto questo non sembra interessare chi ci governa.

Dall’inizio della pandemia ad oggi il grido d’allarme del settore è stato pressoché ignorato dalle istituzioni, che certamente hanno compreso le nostre istanze ma ad oggi non hanno ancora fornito risposte sufficientemente concrete.

La richiesta d’aiuto delle società è caduta nel vuoto. Alcune sono riuscite a sopravvivere, in certi casi contraendo un indebitamento che supera di gran lunga la durata dei bandi per la gestione delle piscine. Ma il caro energia delle ultime settimane rischia di assestare il colpo di grazia anche a questi soggetti virtuosi.

La situazione è drammatica

Il nuoto italiano sta annegando

ma nessuno sembra volerlo salvare

 

www.gestoripiscine.it

 

Incontro tra il Coordinamento gestori e il Presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha incontrato in videoconferenza il Coordinamento Gestori Impianti Natatori, ed ha assicurato il sostegno alle loro istanze. “Le Regioni sono al fianco dei gestori delle piscine già colpite duramente dalla pandemia ed ora alle prese con una crisi legata anche al rincaro delle bollette elettriche”, ha dichiarato Fedriga, rivolgendosi al delegato nazionale del coordinamento delle associazioni, Marco Sublimi ed a Luca Albonico delegato dei Gestori Piemontesi.

“Occorre un lavoro istituzionale per individuare risorse nazionali da destinare ad aiuti e sostegni al settore anche perché siamo piuttosto preoccupati – ha concluso Fedriga – per le notizie che giungono in questi giorni relative alla chiusura di molte piscine in grandi e medi Comuni”.

Il Coordinamento ha espresso un innalzamento della soglia di preoccupazione anche a fronte delle notizie che arrivano dal Governo che dopo  una prima apertura non ha applicato particolari variazioni sui ristori previsti per il settore con il nuovo DL Energia.

Il rammarico dichiarano i rappresentanti del Coordinamento è aver perso un’occasione sia per indirizzare dei ristori immediati e risolutivi al nostro settore che oggi è davvero in ginocchio, ma soprattutto non aver inserito nelle imprese energivore gli impianti sportivi estremamente energivori come le piscine.

Soddisfazione per le parole del Presidente Fedriga ed ai Governatori delle Regioni da  parte del Delegato Nazionale Marco Sublimi che ha apprezzato particolarmente la volontà di istituire due commissioni  che lavoreranno con la collaborazione del Coordinamento sui temi di risorse economiche e allentamento delle linee guida.

“Occorre – dichiara Sublimi – far comprendere alle istituzioni che per le piscine italiane oggi con questi costi energetici e con il calo dell’utenza dovuta anche alle limitazioni, non c’è scampo. Purtroppo le chiusure sono già iniziate ed è solo questione di tempo perché queste situazioni si espandano in maniera incontrollata perdendo professionalità, servizi e patrimonio pubblico.”

Capienza ridotta negli impianti natatori: il coordinamento gestori chiede il ritorno al 100%

22 settembre 2021 – Piscine e centri sportivi hanno riaperto, ma scontano ancora misure restrittive che ostacolano il ritorno alla normalità. Come le limitazioni al numero massimo di persone presenti contemporaneamente nella struttura, in relazione ai metri quadrati di superficie complessiva, al chiuso.

Per sensibilizzare il Governo su questo tema e accelerare una decisione che liberi da tale vincolo, il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Gestori Impianti Natatori in data odierna ha inviato una richiesta ufficiale al Presidente Draghi, al Ministro Speranza, al sottosegretario Costa, al sottosegretario Vezzali e al Presidente della Conferenza Regioni e Province Autonome, Fedriga.

Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica e dell’orientamento del Governo alla progressiva riduzione delle restrizioni, sostenuta dai buoni risultati della campagna vaccinale, il Coordinamento Gestori ha chiesto ufficialmente la cancellazione dei limiti di capienza degli impianti natatori, a partire dal 15 ottobre, fatte salve tutte le altre misure di contrasto al contagio.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti sull’esito della richiesta.

Il Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori – formato da AGISI, Assonuoto, Insieme si Vince, Piscine del Piemonte, Piscine Emilia Romagna, SIGIS, con l’affiancamento di ForumPiscine – rappresenta la quasi totalità delle piscine pubbliche presenti in Italia, che ospitano 4,5 milioni di utilizzatori e le attività istituzionali delle quattro Federazioni nazionali FIN, FITRI, FIPSAS E FINP.

AGISI – Presidente Giorgio Lamberti
Assonuoto – Presidente Alessandro Valentini
Insieme si Vince -Delegato Andrea Biondi
Piscine del Piemonte – Delegato Luca
Albonico Piscine Emilia Romagna – Delegato Roberto Veroni
SIGIS – Presidente Sergio Tosi
Coordinatore Marco Sublimi

Piscine Emilia Romagna entra a far parte del Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori  

19 maggio 2021 – Il Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori, che riunisce AGISI, Assonuoto, Insieme si Vince, Piscine del Piemonte e SIGIS, affiancati da Forum Piscine, annuncia l’ingresso nella propria compagine della neonata sigla Piscine Emilia Romagna.

Il perdurare della crisi del settore per la pandemia da Coronavirus e le scelte politiche conseguenti ha reso necessaria anche in Emilia Romagna l’istituzione di un nuovo tavolo di lavoro focalizzato sull’impiantistica natatoria.

Piscine Emilia Romagna raccoglie la voce di 65 impianti natatori, in rappresentanza del 60% degli impianti coperti in regione, per una battaglia di serietà a tutela di un settore che rischia di pagare gravissime conseguenze in termini economici e di posti di lavoro.

Ecco il testo sottoscritto dai 65 gestori emiliano-romagnoli:

«Sono 147 le piscine di proprietà degli Enti Locali in Emilia-Romagna; di queste 81 sono le piscine pubbliche coperte. La gestione imprenditoriale degli impianti natatori pubblici della regione è svolta per lo più da società sportive o soggetti no profit che, in gran parte, noi rappresentiamo. I contratti sottoscritti ci vincolano al ruolo di servizio pubblico ma ora, a causa del COVID-19, non possiamo svolgere la nostra attività e molte Amministrazioni Comunali proprietarie degli impianti sono restie a rinegoziare un piano economico-finanziario che dovrebbe essere assicurato dall’Ente, ritenendo che la pandemia non rientri nel rischio d’impresa, come definito dalle normative vigenti.

Dietro alle nostre società di gestione, società sportive e associazioni ci sono persone che hanno fatto di questa difficile missione il loro lavoro, si sono indebitati, hanno investito per migliorare la qualità del servizio. Stiamo parlando di 1.500 lavoratori fissi più un migliaio di stagionali estivi, e di oltre 5.000 istruttori e allenatori che collaborano per assicurare la continuità del servizio e sono cittadini, al pari di tutte quelle persone che godono delle attività sportive fruibili nei nostri impianti».

Piscine Emilia Romagna ha condiviso sin dal suo primo giorno le linee guida, i principi ispiratori e le azioni già intraprese dal Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori.

Il suo ingresso nella compagine è quindi da considerarsi un passaggio automatico e naturale, deciso allo scopo di amplificare la voce degli impianti romagnoli firmatari e poter raggiungere, insieme con le altre sigle, obiettivi fondamentali per la sopravvivenza dell’intero settore.

 

 

AGISI – Presidente Giorgio Lamberti

Assonuoto – Presidente Alessandro Valentini

Insieme si Vince -Delegato Andrea Biondi

Piscine del Piemonte – Delegato Luca Albonico

Piscine Emilia Romagna

SIGIS – Presidente Sergio Tosi

 

Coordinatore Marco Sublimi

Rif. – coord.gestoriimpiantinatatori@gmail.com

www.gestoripiscine.it