Incontro tra il Coordinamento gestori e il Presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha incontrato in videoconferenza il Coordinamento Gestori Impianti Natatori, ed ha assicurato il sostegno alle loro istanze. “Le Regioni sono al fianco dei gestori delle piscine già colpite duramente dalla pandemia ed ora alle prese con una crisi legata anche al rincaro delle bollette elettriche”, ha dichiarato Fedriga, rivolgendosi al delegato nazionale del coordinamento delle associazioni, Marco Sublimi ed a Luca Albonico delegato dei Gestori Piemontesi.
“Occorre un lavoro istituzionale per individuare risorse nazionali da destinare ad aiuti e sostegni al settore anche perché siamo piuttosto preoccupati – ha concluso Fedriga – per le notizie che giungono in questi giorni relative alla chiusura di molte piscine in grandi e medi Comuni”.
Il Coordinamento ha espresso un innalzamento della soglia di preoccupazione anche a fronte delle notizie che arrivano dal Governo che dopo una prima apertura non ha applicato particolari variazioni sui ristori previsti per il settore con il nuovo DL Energia.
Il rammarico dichiarano i rappresentanti del Coordinamento è aver perso un’occasione sia per indirizzare dei ristori immediati e risolutivi al nostro settore che oggi è davvero in ginocchio, ma soprattutto non aver inserito nelle imprese energivore gli impianti sportivi estremamente energivori come le piscine.
Soddisfazione per le parole del Presidente Fedriga ed ai Governatori delle Regioni da parte del Delegato Nazionale Marco Sublimi che ha apprezzato particolarmente la volontà di istituire due commissioni che lavoreranno con la collaborazione del Coordinamento sui temi di risorse economiche e allentamento delle linee guida.
“Occorre – dichiara Sublimi – far comprendere alle istituzioni che per le piscine italiane oggi con questi costi energetici e con il calo dell’utenza dovuta anche alle limitazioni, non c’è scampo. Purtroppo le chiusure sono già iniziate ed è solo questione di tempo perché queste situazioni si espandano in maniera incontrollata perdendo professionalità, servizi e patrimonio pubblico.”